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Alcuni aspetti del saggio di Elias Canetti Massa e Potere, con particolare considerazione per i capitoli riguardanti il caso Schreber

©1998 Diplomarbeit 91 Seiten

Zusammenfassung

Inhaltsangabe:Introduzione:
Questo studio analizza alcuni aspetti dell ´ampio saggio di Elias Canetti Massa e potere.
È diviso in due parti: nella prima parte, che consiste in una introduzione e tre capitoli, vengono presentate alcune particolaritá della personalitá dello scrittore Elias Canetti: la realtá multiculturale vissuta da bambino, il suo cosmopolitismo, il suo cimentarsi nei generi letterari piú svariati.
Nel capitolo I viene introdotto il monumentale saggio di Elias Canetti Massa e potere al quale lo scrittore si è dedicato per piú di trent`anni. Il suo incombente bisogno di chiarire il fenomeno della massa deriva da alcune esperienze infantili che segnarono la sua vita.
L`intenzione di Canetti è di trattare la massa come fenomeno a sé, regolato da leggi proprie e diverse da quelle che regolano il singolo individuo e di effettuare una precisa analisi di molte forme del potere. Per ribadire le sue osservazioni Canetti si serve di una immensa mole di materiali di natura etnologica e antropologica oscillando fra le piú disparate scienze e discipline, dalla filosofia alla sociologia, dalla religione alla mitologia,…dando cosí vita a pagine assolutamente suggestive e originali.
Nel capitolo II vengono analizzati ulteriori aspetti del potere, contenuti in Massa e potere e altri scritti di Canetti che hanno affinitá con alcuni aspetti della paranoia. L´esempio piú attuale e inquietante di potente paranoico, i processi del potere del quale hanno cambiato la storia dei nostri giorni, e cioè Hitler, non viene direttamente riportato nel saggio Massa e potere, ma Canetti afferma che in veritá in questo saggio il suo scopo principale consiste appunto nella ricerca delle radici del nazismo.
Il suo scopo è analizzare quegli impulsi presenti in ciascuno di noi e nella societá, che nei potenti raggiungono la massima espressione causando guerre e stragi. Secondo Canetti questi impulsi si possono chiarire meglio studiando alcune psicopatie, in particolare la paranoia, poiché nei malati psichici, come nei potenti, si allentano i freni inibitori. È per questo che Canetti considera le memorie del malato di nervi Schreber come un importante documento che mette in luce i processi del potere.
Le memorie di Schreber vennero analizzate anche in un saggio di Freud, ma secondo Canetti egli ne sbaglió l´interpretazione. Canetti polemizzó infatti nei confronti di Freud e dei procedimenti della psicoanalisi.
Nel capitolo III viene analizzata la polemica di […]

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Inhaltsverzeichnis


ID 4075
Saito, Gisella: Alcuni aspetti del saggio di Elias Canetti Massa e Potere,
con particolare considerazione per i capitoli riguardanti il caso Schreber
Hamburg: Diplomica GmbH, 2005
Zugl.: Università degli Studi di Siena, Diplomarbeit, 1998
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Diplomica GmbH
http://www.diplom.de, Hamburg 2005
Printed in Germany

2
SOMMARIO
Parte prima ...4
CRONOLOGIA ...5
bibliografia del capitolo ...8
ALCUNE PARTICOLARITÁ DELLO SCRITTORE ELIAS CANETTI...9
bibliografia del capitolo ...13
CAPITOLO I: ...14
Introduzione al saggio di Elias Canetti `'Masse und Macht''
(Massa e potere)...14
bibliografia del capitolo ...32
CAPITOLO II: ...33
Aspetti del potere che secondo Canetti hanno analogia con
aspetti della paranoia (con esempi storici di potenti). ...33
bibliografia del capitolo ...47
CAPITOLO III:...48
La polemica di Canetti nei confronti di Freud e della
psicoanalisi...48
bibliografia del capitolo ...57
Parte seconda...58
CAPITOLO IV:...59
Chi era Daniel Paul Schreber ...59
bibliografia del capitolo ...66
CAPITOLO V: ...67
L' interpretazione di S. Freud delle Memorie di D. P. Schreber. 67
bibliografia del capitolo ...75

3
CAPITOLO VI:...76
L' interpretazione di E. Canetti delle Memorie di D. P.
Schreber. ...76
bibliografia del capitolo ...83
POSTILLA ...84
BIBLIOGRAFIA ...85

4
Parte prima

5
Elias Canetti (1905-1994)
CRONOLOGIA
Nato a Rustschuk nell´allora impero austro-ungarico (oggi
Bulgaria) da genitori ebrei sefarditi. Nel 1911 inizia le scuole
elementari a Manchester. Nello stesso anno muore
improvvisamente il padre Jacques Canetti. Nel 1913 in vista del
trasferimento a Vienna la madre Mathilde insegna a Elias la
lingua tedesca.Nel 1916 la famiglia si trasferisce a Zurigo dove
Elias Canetti frequenta fino al 1921 il ginnasio cantonale di
Zurigo.Negli anni 1922-24 è a Francoforte sul Meno dove nel
1924 sostiene l´esame di maturitá. Nel 1925 é di nuovo a Vienna
con la famiglia, dove si iscrive alla facoltá di chimica; frequenta
le letture pubbliche di Karl Kraus e conosce Veza Tauber
Calderon che, dal 1934, diventerá sua moglie.
Nei due viaggi estivi a Berlino degli anni 1928-29 incontra gli
intellettuali Grosz, Babel e Brecht. Nella primavera del 1929 si
laurea in chimica. Nel 1930 progetta un ciclo di otto romanzi
incentrati su personaggi al limite della follia (Comedie humaine
an Irren). Per mantenersi traduce alcune opere dello scrittore
americano Upton Sinclair, per la casa editrice berlinese Malik.
Del 1931 é la stesura di Kant fängt Feuer (Kant prende
fuoco)portata a termine nell´autunno dello stesso anno col titolo

6
Die Blendung (che uscirá in Italia col titolo Auto da fe) .Nel 1932
esce il primo dramma di Canetti: Hochzeit (Le nozze ).Nel 1934
esce il suo secondo dramma: Die Komödie der Eitelkeit (La
commedia della vanitá). In questo periodo Canetti conosce:
Musil, Broch, Berg e Wotruba.Nel 1935 esce Die Blendung in
edizione Herbert Reichner a Vienna.
Nel 1936 pronuncia un importante discorso in occasione del
cinquantesimo compleanno di Hermann Broch.
Nel 1938 Canetti e la moglie lasciano Vienna prima per Parigi
e poi per Londra.Nel 1939 Canetti comincia un intenso lavoro
dedicato a un saggio sul tema `'massa'', giá ideato nel 1925.
Nel 1942 comincia la stesura di Aufzeichnungen (Quaderni
d`appunti).
Negli anni 1943-49 prosegue il lavoro a Masse und Macht
(Massa e potere).
Nel 1949 il romanzo di Canetti Die Blendung ottiene in Francia
il Grand prix international du club français du livre.
Nel 1952 Canetti scrive la sua terza opera teatrale dal titolo
Die Befristeten (Vite a scadenza) e inizia la stesura diretta del
saggio Masse und Macht. Nel 1954 fa un viaggio a Marrakesch;
gli appunti di viaggio verranno pubblicati nel 1968 col titolo Die
Stimmen von Marrakesch (Le voci di Marrakesch). Nel 1955 esce
una breve monografia sull`architetto e scultore viennese Fritz
Wotruba, amico personale di Canetti.

7
Gli anni 1957-59 sono gli ultimi dedicati a Masse und Macht
che esce nel 1960 presso la casa editrice amburgese Claassen.
Nel 1963 muore la moglie Veza Canetti.
Nel 1964 sono pubblicati in un volume i tre drammi presso
l`editore Carl Hanser di Monaco e nel 1965 esce
Aufzeichnungen 1942-48 (Quaderni d´appunti 1942-48). Nello
stesso anno ha luogo la premiere di Komödie der Eitelkeit e
quella di Hochzeit nello Staatstheater Braunschweig.
Tra il 1966 e il 1969 Canetti ottiene vari premi letterari: il premio
letterario della cittá di Vienna (1966); il premio della critica
tedesca (1966); il gran premio dello stato austriaco (1968); il
premio dell`accademia bavarese delle Belle Arti (1969). Nel
1969 esce Aufzeichnungen 1949-60.Nel 1971 muore il fratello
minore Georges(al quale Die gerettete Zunge (La lingua
salvata) é dedicato); nello stesso anno Canetti si risposa con
Hera Buschor e comincia a scrivere la prima parte della sua
autobiografia:Die gerettete Zunge (La lingua salvata).Nel 1972
nasce la figlia Johanna eCanetti pubblica Das gespaltene
Zukunft.Aufsätze und Gespräche (saggi e interviste). Nello stesso
anno gli viene assegnato il premio Büchner, il piú importante
premio letterario tedesco.
Nel 1973 esce Die Provinz des Menschen. Aufzeichnungen
1942-72 (La provincia dell`uomo). Nel 1974 Canetti pubblica Der
Ohrenzeuge (Il testimone auricolare) e nel 1975 Das Gewissen
der Worte. Essays (La coscienza delle parole. Saggi). Sempre nel
1975 ottiene il premio Franz Nabl e il premio Nelly Sachs.Nel 1977
pubblica Die gerettete Zunge.Geschichte einer Jugend (La

8
lingua salvata. Storia di una giovinezza) e ottiene il premio
Gottfried Keller.
Nel 1980 esce il secondo volume della sua autobiografia Die
Fackel im Ohr Lebengeschichte 1921-31 (Il frutto del fuoco.
Storia di una vita) e Canetti riceve il premio Hebel.
Nel 1981 Canetti ottiene il premio Nobel per la latteratura.
Nel 1985 esce Das Augenspiel. Lebengeschichte 1931-35 (Il
gioco degli occhi. Storia di una vita), terza parte della sua
autobiografia. Nel 1987 esce Das Geheimherz der Uhr.
Aufzeichnungen 1973-85 (Il cuore segreto dell`orologio.
Quaderni d`appunti).
Nel 1988 muore la seconda moglie di Canetti, Hera Buschor.
Canetti vive alternativamente a Londra e a Zurigo. Nel 1992
esce Die Fligenpein. Aufzeichnungen.
Nell`agosto del 1994 muore all`etá di 89 anni a Zurigo.
BIBLIOGRAFIA
WORTMASKEN. Texte zu Leben und Werk von Elias Canetti,
Frankfurt am Main, Fischer Taschenbuch Verlag, 1995.
M. Galli, Invito alla lettura di Canetti, Milano, Mursia, 1986.

9
ALCUNE PARTICOLARITÁ DELLO SCRITTORE ELIAS CANETTI
`'Rustschuk, sul basso Danubio, dove sono venuto
al mondo, era per un bambino una cittá meravi-
gliosa, e quando dico che si trova in Bulgaria ne
do un' immagine insufficiente, perché nella stessa
Rustschuk vivevano persone di origine diversissima:
in un solo giorno si potevano sentire sette o otto lin-
gue. Oltre ai bulgari che spesso venivano dalla cam-
pagna, c' erano molti turchi, che abitavano in un
quartiere tutto per loro, che confinava con il quar-
tiere degli `'spagnoli'', dove stavamo noi. C' erano
greci, albanesi, armeni, zingari. Dalla riva opposta
del Danubio venivano i romeni e la mia balia di
cui peró non mi ricordo, era una romena. C`era
anche quelche russo, ma erano casi isolati.''
(`'Rustschuk, an der unteren Donau, wo ich zur Welt kam, war
eine wundebare Stadt für ein Kind, und wenn ich sage , daß sie
in Bulgarien liegt, gebe ich eine unzulängliche Vorstellung von
ihr, denn es lebten dort Menschen der verschiedensten Herkunft,
an einem Tag konnte man sieben oder acht Sprachen hören.
Außer den Bulgaren, die oft vom Lande kamen, gab es noch
viele Türken, die ein eigenes Viertel bewohnten, und an dieses
angrenzend lag das Viertel der Spaniolen, das unsere. Es gab

10
Griechen, Albanesen, Armenier, Zigeuner. Vom
gegenüberliegenden Ufer der Donau kamen Rumänen,, meine
Amme, an die ich mich aber nicht erinnere, war eine Rumänin.
Es gab, vereinzelt, auch Russen.'').
1
Cosí è descritta, agli inizi del primo volume della sua
autobiografia Die gerette Zunge (La lingua salvata), la realtá
multiculturale in cui Canetti-bambino é cresciuto. La prima
importante lezione che Canetti ricevette in quegli anni fu un'
educazione alla molteplicitá linguistica e culturale. Il
cosmopolitismo é infatti una delle caratteristiche piú forti della
personalitá dello scrittore.
La dimensione tedesca di Canetti è peró la piú marcata. Il
tedesco gli venne insegnato dalla madre quando, rimasta
vedova improvvisamente, volle che il figlio imparasse la lingua
con cui lei comunicava abitualmente col marito (il padre e la
madre di Elias si erano conosciuti e innamorati durante gli anni
di studio a Vienna)
Con questo singolare metodo Mathilde Canetti insegnò il
tedesco al figlio:
`'Mi leggeva una frase in tedesco e
me la faceva ripetere. Siccome la mia pronun-
cia non le piaceva, la ripetevo un paio di volte
fino a quando le pareva accettabile. Non acca-
deva spesso peró e lei mi canzonava per la mia
pronuncia, e poiché per nulla al mondo ero dis-
1
Nella traduzione italiana: E. CANETTI, La lingua salvata, Milano, Adelphi, 1980, p. 14. Nel testo
originale: E:CANETTI, Die gerettete Zunge, Frankfurt am Main, Fischer Taschenbuch Verlag, 1979, p.10.

11
posto a tollerare il suo sarcasmo, mi davo un
gran da fare e ben presto cominciai a pronun-
ciare le frasi in maniera corretta. Solo allora me
ne spiegava il significato in inglese. Questo peró
non me lo ripeteva mai, lo dovevo imparare subi-
to e una volta per tutte.
[...] Non mi ricordo quante frasi pretese che impa-
rassi in quel modo durante la prima lezione, dicia-
mo modestamente alcune; ma penso che fossero
molte. Infine mi licenzió dicendo: `'Ripetile per conto
tuo. Non devi dimenticarne neanche una. Non una
so-
la. Domani continuiamo''. Lei si tenne il libro e io mi
mi trovai smarrito e completamente abbandonato
a me stesso.''
(`'Sie las mir einen Satz Deutsch vor und ließ mich ihn
wiederholen. Da ihr meine Aussprache mißfiel, wiederholte ich
ihn ein paar Mal, bis er ihr erträglich schien. Das geschah aber
nicht oft, denn sie verhöhnte mich für meine Aussprache, und
ich um nichts in der Welt ihren Hohn ertrug, gab ich mir Mühe
und sprach es bald richtig. Dann erst sagte sie mir, was der Satz
auf Englisch bedeute. Das aber wiederholte sie nie, das mußte
ich mir sofort ein für allemal merken.
[...] Ich weiß nicht, wieviel Sätze sie mir das erste Mal zumutete,
sagen wir bescheiden: einige; ich fürchte, es waren viele. Sie
entließ mich, sagte: ''Wiederhole dir das für dich. Du darfst
`

12
keinen Satz vergessen. Nicht einen einzigen. Morgen machen wir
weiter.'' Sie behielt das Buch, und ich war ratlos mir selber
überlassen.''
2
Le aspettative della madre non vennero comunque tradite e il
piccolo Elias si impossessò presto di questa `'lingua madre
imparata con ritardo e veramente con dolore''([...]es war eine
spät und unter wahrhaftigen Schmerzen eingepflanzte
Muttersprache.)
3
Il tedesco è anche l' unica lingua in cui Canetti abbia scritto.
Chi legge Canetti si trova di fronte alla limpida trasparenza
che caratterizza le sue opere. Il commento ad esse si traduce
spesso in una parafrasi o in una ripetizione delle sue stesse
parole. Come afferma Maria Enrica D' Agostini nel suo saggio
Uscire dall' apocalisse
4
: `'[...]Canetti è un libro aperto, da
leggere; basta comprarlo in libreria. [...]tutto ciò che deve
essere noto di Canetti è nei suoi libri.''
Canetti offre infatti a chi lo legge infinite possibilità di
comprenderlo, ritornando insistentemente su alcuni temi sempre
ricorrenti.
I generi letterari in cui lo srittore si è cimentato sono molti,
tanto che è difficile definire se Canetti sia un romanziere, un
saggista, un drammaturgo, un aforista, un sociologo, un biologo
o altro. Ciononostante la sua opera non appare frammentaria:
presa globalmente si presenta omogenea e compatta.
22
Nella traduzione italiana: E. CANETTI, La lingua salvata, op. cit, pp. 96-97. Nel testo originale: E.
CANETTI, Die gerettete Zunge, op. cit, pp. 86-87.
3
Nella traduzione italiana: Ibid. , p. 101. Nel testo originale: ibid., p. 90.
4
M. E. D' AGOSTINI, Uscire dall' apocalisse, in `'ANNALI dell' istituto di lingue e letterature
germaniche 1982-83'', intero numero dedicato a E. Canetti.

13
Canetti stesso descrive la propria vita come null' altro che un
disperato tentativo di pensare a tutto `'[...] in modo che tutto si
raduni nella testa e diventi di nuovo un tutt' uno.''
5
BIBLIOGRAFIA
E. CANETTI; La lingua salvata, Milano, Adelphi, 1980. Testo
originale: E. CANETTI, Die gerettete Zunge,Frankfurt am Main,
Ficher Taschenbuch Verlag, 1979.
E. CANETTI,La provincia dell' uomo, Milano, Adelphi, 1978.
E. D' AGOSTINI, Uscire dall' apocalisse, in `'ANNALI dell' istituto di
lingue e letterature germaniche'', Universitá di Parma. Facoltá
di magistero, 1982-83.
5
E. CANETTI, La provincia dell' uomo. Quaderni d' appunti 1942-1972, Milano, Adelphi,1978.

14
CAPITOLO I:
Introduzione al saggio di Elias Canetti `'Masse und Macht''
(Massa e potere).
Nel 1939 Elias Canetti si impone il divieto di scrivere opere di
finzione e comincia un intenso lavoro dedicato al saggio sul
tema `'massa''. La stesura diretta del libro Masse und Macht (
Massa e potere ) comincia nel 1952; il libro esce nel 1960 presso
la casa editrice amburghese Claasen.
Questo saggio, al quale Canetti ha dedicato metà della sua
vita, è da considerarsi un caso particolare nella cultura del
nostro secolo. In un' epoca in cui le discipline del sapere sono
nettamente diversificate, dove domina la massima
specializzazione, Canetti ha scritto un libro che con estrema
disinvoltura oscilla tra le più disparate scienze e discipline: dalla
filosofia alla sociologia, dall' antropologia all' etnologia, dalla
religione alla mitologia e così via.
Fin dall' infanzia la massa ha esercitato su Canetti un fascino
particolare. Le sue prime esperienze dirette con la massa furono
determinanti. Nel primo volume della sua autobiografia Die
gerettete Zunge ( La lingua salvata ), Canetti descrive la notte in
cui comparve una cometa, il capitolo termina così: `'Durò molto
a lungo, nessuno si stancava e la gente stava raccolta tutta
quanta insieme. Non vedo né mio padre né mia madre, non
vedo singolarmente nessuno di coloro che formavano la mia
esistenza. Li vedo solo tutti insieme, e se non avessi in seguito

15
usato tanto spesso questa parola, direi che li vedo come massa:
una massa stagnante di attesa.''(`'Es dauerte sehr lange,
niemand wurde es müde und die Menschen standen weiter
dicht beisammen. Ich sehe weder Vater noch Mutter dabei, ich
sehe niemand von denen, die mein Leben ausmachten,
vereinzelt. Ich sehe sie nur alle zusammen, und wenn ich das
Wort nicht später so häufig gebraucht hätte, würde ich sagen,
ich sehe sie als Masse: eine stockende Masse der Erwartung'').
6
Incisi nella memoria di Canetti rimasero i giorni in cui si
verificarono due grandi catastrofi: il naufragio del Titanic e la
morte dell' esploratore dell' Antartide capitan Scott. Le due
tragedie si verificarono a breve distanza di tempo l' una dall'
altra ( nel periodo in cui Canetti visse a Manchester ); queste
vengono ricordate come `'[...] i primi lutti di massa della mia
esistenza.''
7
Ma il bisogno di capire il fenomeno massa si fece per Canetti
incombente dopo aver assistito a un avvenimento pubblico
che turbó profondamente l' intera cittá di Vienna. C' era stata
una sparatoria in cui alcuni operai erano rimasti uccisi; il
tribunale di Vienna aveva però assolto gli assassini, così che la
mattina del 15 luglio 1927 gli operai di Vienna si radunarono
spontaneamente nelle strade e appiccarono fuoco al Palazzo
di Giustizia. La polizia ebbe l' ordine di sparare: ci furono
novanta morti. Canetti nel secondo volume della sua
autobiografia Die Fackel in Ohr ( Il frutto del fuoco ) commenta:
6
Nella traduzione italiana: E. CANETTI, La lingua salvata, Milano, Adelphi, 1980, p.37. Nel testo
originale: E. CANETTI; Die gerettete Zunge; Frankfurt am Main, Fischer Taschembuch Verlag, 1979, p.
31.
7
Nella traduzione italiana: ibid.,p.70. Nel testo originale: ibid. p. 62.

16
`'Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle
ossa la febbre di quel giorno. è la cosa più vicina a una
rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle [...]. Da allora
ho cercato a piú riprese di avvicinarmi a quel giorno, che forse,
dopo la morte di mio padre, è stato quello che ha inciso di piú
nella mia vita [...]. Può darsi che l' essenza del 15 luglio sia
entrata senza residui nel mio libro Massa e potere[...]. Alcune
delle nozioni più importanti confluite nel mio libro sulla massa le
devo al 15 luglio. Le cose che sono andato a cercare nelle fonti
piú disparate, che ho estrapolato, esaminato, trascritto, letto e
riletto quasi al rallentatore, le ho tutte potute confrontare con il
ricordo di quell' evento centrale; [...]. Quel giorno tremendo, di
luce abbagliante, lasció in me la vera immagine della massa, la
massa che riempie il nostro secolo. La lasció in me a tal punto,
che ritornai a contemplarla, sia per libera scelta sia per una
specie di coazione. Sono tornato di continuo a quell' immagine,
e anche adesso sento quanto mi sia difficile staccarmene,
perché solo in minima parte ho ragginto l' intento che mi ero
prefisso: arrivare a conoscerla.'' (`'Es sind 53 Jahre her, und die
Erregung dieses Tages liegt mir heute noch in den Knochen. Es ist
das Nächste zu einer Revolution, was ich am eigenen Leib erlebt
habe [...]. Ich habe seither öfters versucht, mich diesem Tag zu
nähern, der vielleicht seit dem Tode des Vaters der
einschneidenste meines Lebens war [...]. Es könnte sein, daß die
Substanz des 15. Juli in Masse und Macht ganz eingegangen ist
[...]. Von den Erkenntnissen, die in das Buch über die Masse
eingegangen sind, verdanke ich einige der wichtigsten diesem

17
Tag. Was ich in weit auseinanderliegenden Quellenwerken
suchte, hervorholte, prüfte, herausschrieb, las und wie unter
Zeitlupe später widerlas, konnte ich gegen die Erinnerung an
dieses zentrale Ereignis halten [...]. An diesem hellerleuchteten,
entsetzlichen Tage gewann ich das wahre Bild dessen, was als
Masse unser Jahrhundert erfüllt. Ich gewann es so sehr, daß ich
aus Zwang wie aus freiem Willen zu seiner Betrachtung
zurückkehrte. Immer wieder war ich dort und habe hingeschaut,
und noch jetzt verspüre ich, wie schwer es mir fällt, mich davon
loszureißen, da mir nur der geringste Teil dessen gelungen ist, was
ich mir vorgenommen habe: ihre Erkenntnis.'')
8
Nel suo saggio Masse und Macht (Massa e potere) Canetti
inizia il suo difficile cammino analizzando una peculiarità dell'
uomo preso come singolo. L'uomo evita di venir toccato da
qualcosa che gli è estraneo e teme sopra a tutto di venir
toccato dall' ignoto; anche quando si trova fra la gente prova
ripugnanza a essere toccato. Solo nella massa, dal momento in
cui si abbandona alla massa, l' uomo si libera dal timore di
essere toccato. Nella massa chiunque ci venga addosso è
uguale a noi; si ha l' impressione di essere all' interno di un unico
corpo. Il capovolgimento del timore di essere toccati è
peculiare della massa.
Questo inizio di Massa e potere è molto significativo e ci
chiarisce l`intenzione di Canetti di trattare la massa come
8
Nella traduzione italiana: E: CANETTI, Il frutto del fuoco, Milano, Adelphi, 1982, pp.250-257. Nel
testo originale: E. CANETTI; Die Fackel im Ohr, Frankfurt am Main, Fischer Taschenbuch Verlag, 1982;
pp.230-237.

18
fenomeno a sè, regolato da leggi diverse da quelle che
valgono per il singolo.
Il saggio prosegue con la descrizione delle fondamentali
caratteristiche della massa.
La spinta a crescere è la prima e suprema peculiarità della
massa: la massa è aperta dovunque e in ogni direzione; ne è
tipica la scontentezza per il numero limitato dei partecipanti, l'
improvvisa voglia di attrarre e la determinazione appassionata
di raggiungere tutti.
Nella massa tutti gli uomini si liberano dalle loro distanze; i
componenti della massa si liberano delle loro differenze e si
sentono uguali (concetto di scarica).
La direzione comune a tutti gli appartenenti rinforza la
sensazione di uguaglianza: la massa ha bisogno di una
direzione, di una meta che sta al di fuori di ogni individuo e
diventa la stessa per tutti.
In caso di minaccia se la massa resta unita, si percepisce il
pericolo distribuito su tutti. Mentre il nemico afferra uno, tutti gli
altri possono scappare. Fra i tanti nessuno crede di essere egli
stesso la futura vittima. Ogni caduto è per gli altri un incitamento
a proseguire. Il destino che ha raggiunto il caduto li ha evitati. Il
colpito è una vittima sacrificata al pericolo.
Il regno dei vivi non cede volentieri chi gli appartiene: ogni
perdita lo indebolisce. Ma la massa dell' aldilà è più grande e
piú forte e l' uomo viene tratto ad essa. La contrapposizione tra
vivi e morti è quindi una forma di massa doppia.

19
Altra forma di massa doppia è la guerra: ci si augura che la
massa pericolosa di avversari vivi si trasformi in un gruppo di
morti. Ogni partecipante a una guerra appartiene
simultaneamente a due masse: per la propria gente egli
appartiene al numero dei guerrieri viventi, per l'avversario al
numero dei morti potenziali e augurabili. A questo proposito
Canetti osserva: `'Il fatto che le guerre durino così a lungo e
continuino a essere combattute anche quando son già perse
da tempo, è collegato al più profondo impulso della massa di
mantenersi nel suo stato vigile, di non disgregarsi, di restare
massa. Questa sensazione è a volte cosí forte da far preferire di
morire con gli occhi bene aperti, anziché riconoscere la
sconfitta e sperimentare la disgregazione della massa.'' (`'Daß
Kriege so lange dauern können, daß sie noch weitergeführt
werden, wenn sie längst verloren sind, hängt mit dem tiefsten
Triebe der Masse zusammen, sich in ihrem akuten Zustand zu
erhalten, nicht zu zerfallen, Masse zu bleiben. Dieses Gefühl ist
manchmal so stark, daß man es vorzieht, sehenden Auges
zusammen zugrunde zu gehen, statt die Niederlage
anzuerkennen und damit den Zerfall der eigenen Masse zu
erleben.'')
9
Le masse, nel significato moderno della parola, derivano da
una piú antica e piú limitata forma di massa umana: la muta. La
peculiarità principale della muta è che non può crescere; la
muta è costituita da un numero limitato di persone che si
conoscono fra loro e che tornano sempre a riunirsi. La forma piú
9
Nella traduzione italiana: E. CANETTI, Massa e potere, Milano, Tascabili Bompiani, 1990; p.85. Nel
testo originale: E. CANETTI, Masse und Macht, Frankfurt am Main, Fischer Taschenbuch Verlag, 1980

Details

Seiten
Erscheinungsform
Originalausgabe
Jahr
1998
ISBN (eBook)
9783832440756
ISBN (Paperback)
9783838640754
DOI
10.3239/9783832440756
Dateigröße
443 KB
Sprache
Italienisch
Institution / Hochschule
Università per Stranieri di Siena – Literatur und Philosophie
Erscheinungsdatum
2005 (Februar)
Note
1,1
Schlagworte
masse macht vergleich canetti freud schreber konzept paranoia
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